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Echi di storia

Tutti gli eventi

Dal 10 al 13 aprile 2025, il festival "Echi di Storia", organizzato dall'associazione ticinese degli insegnanti di storia, vuole creare una cittadella della cultura a Lugano.
08.30
11 Aprile 2025
Laboratorio destinato alle classi di scuola media superiore del Canton Ticino
Asilo Ciani
Viale Carlo Cattaneo 5
6900 Lugano

Marzio Bernasconi

Massimo Chiaruttini

Leonardo Marchetti

ECHI VA A SCUOLA - Marginalità e diritti dell'infanzia in età contemporanea. La voce delle fonti primarie


Per lungo tempo, l’infanzia è stata considerata priva di valore autonomo e i bambini non erano visti come portatori di diritti, ma come esseri da plasmare per diventare cittadini. Questa visione, determinata da fattori storici e sociali, ha portato a un atteggiamento spesso ostile o indifferente degli adulti nei confronti dei minori. I diritti dell’infanzia, oggi riconosciuti, sono il risultato di una lenta presa di coscienza da parte della società e non di una conquista diretta dei bambini stessi. Tuttavia, essi non sono ancora pienamente garantiti ovunque.

14.30
11 Aprile 2025
Evento organizzato in collaborazione con il Dizionario Storico della Svizzera
Asilo Ciani
Viale Carlo Cattaneo 5
6900 Lugano

Vanessa Bignasca

Francesca Mariani

Segnati a vita: misure coercitive a scopo assistenziale e collocamenti extrafamiliari in Svizzera


In Svizzera fino al 1981 decine di migliaia di persone sono state internate in istituti senza aver commesso alcun reato. Internamenti amministrativi, sottrazioni di minori, sterilizzazioni o castrazioni forzate, usati come strumenti di disciplinamento sociale, hanno causato gravi e durevoli sofferenze a adulti e bambini colpiti da queste misure. Il tema, scottante, ma a lungo sottovalutato, sarà al centro del contributo proposto in collaborazione con il Dizionario storico della Svizzera, che vi dedica un articolato progetto.

16.30
11 Aprile 2025
Appuntamento in collaborazione con il settimanale Azione
Asilo Ciani
Viale Carlo Cattaneo 5
6900 Lugano

Vinzia Fiorino

Carlo Silini

Matti ai margini e margini di follia


Sul finire del XIX secolo molte città europee avevano già edificato delle imponenti istituzioni manicomiali, piccoli villaggi ai confini delle aree urbane. Negli anni del regime fascista il numero dei manicomi in Italia conobbe un’impennata senza pari. Da chi furono abitati? Con quali procedure venivano selezionati? Qual era il ruolo delle famiglie? Ormai da decenni una solida tradizione storiografica ha messo in relazione medici psichiatri con l’ampia platea delle/dei pazienti internati: i codici culturali della erigenda scienza alienista erano così distanti da quelli popolari che per secoli avevano offerto un ordine di spiegazione del malessere psicofisico? Più che considerare i manicomi una risposta alla crescente malattia mentale (forse frutto della civilizzazione), non possiamo considerali essi stessi amplificatori del disagio psichico?

18.00
11 Aprile 2025
Asilo Ciani
Viale Carlo Cattaneo 5
6900 Lugano

Graziano Martignoni

Marco Nardone

Rosario Talarico

Recludere e includere? Dal manicomio cantonale all'organizzazione socio-psichiatrica di Mendrisio


Fondato nel 1898 il «manicomio» di Mendrisio si presenta come un villaggio separato, destinato a a «folli» e «mentecatti» o anche a chi viene internato perché deviante o incline a comportamenti ritenuti anomali e riprovevoli rispetto alle norme dominanti. Una storia costellata spesso da violenze, contenzioni e privazioni della lbertà con il sostegno delle dottrine scientifiche. Nel tempo si affermano, grazie anche ai progessi delle scienze psichiatriche, una transizione verso un quartiere aperto e inclusivo e quadri normativi moderni e sensibili ai diritti dei pazienti. Durante l’incontro si approfondiscono alcuni temi sia alla luce delle recenti indagini storiografiche sia attraverso lo sguardo della medicina psichiatrica.

20.30
11 Aprile 2025
Introduzione di Francesca Tognina Moretti
Asilo Ciani
Viale Carlo Cattaneo 5
6900 Lugano

Marco Daffra

Saffia Shaukat

“Un mare di Porti Lontani. Omaggio di verità per chi tende le mani ai naufraghi del Mediterraneo”


"Un mare di porti lontani – Omaggio di verità a chi tende le braccia ai naufraghi del Mediterraneo" è il potente film del regista fiorentino Marco Daffra che “smentisce i luoghi comuni sulle navi umanitarie” (Avvenire). Il film presenta le testimonianze di capitani, marinai, medici, infermieri, macchinisti, interpreti e mediatori culturali, nonché quelle del dr. Pietro Bartolo, “il medico di Lampedusa” che visitò 350mila sbarcati in 30 anni, e di Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato a Monte.