Luogo Evento: <b>Asilo Ciani </b><br/> Viale Carlo Cattaneo 5 <br/> 6900 Lugano
Osservazioni: Evento su iscrizione, bambini dai 5 a 8 anni
Modera / Dialoga con:: A cura di Paola Reggiani
Excerpt: Piccoli Echi: un viaggio nei margini. Per bambini e bambine dai 5 ai 10 anni. Piccoli Echi è uno spazio speciale dove, attraverso una lettura animata, esploreremo il tema centrale del nostro festival “ i margini”.
Insieme, scopriremo storie che ci aiuteranno a riflettere su cosa significhi vivere fuori dalle linee tracciate e su come, ognuno di noi, può trovare il proprio posto nel mondo. Dopo la lettura i bambini e le bambine parteciperanno ad un laboratorio ( creativo ) in cui potranno esplorare il contenuto della storia attraverso attività stimolanti e riflessioni che li aiuteranno a comprendere meglio il concetto di “margine” e a trasformarlo in qualcosa di positivo e significativo. Un’opportunità di apprendimento e divertimento, dove la fantasia si unisce alla riflessione.
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ABSTRACT
Piccoli Echi: un viaggio nei margini. Per bambini e bambine dai 5 ai 10 anni. Piccoli Echi è uno spazio speciale dove, attraverso una lettura animata, esploreremo il tema centrale del nostro festival “ i margini”.
Insieme, scopriremo storie che ci aiuteranno a riflettere su cosa significhi vivere fuori dalle linee tracciate e su come, ognuno di noi, può trovare il proprio posto nel mondo. Dopo la lettura i bambini e le bambine parteciperanno ad un laboratorio ( creativo ) in cui potranno esplorare il contenuto della storia attraverso attività stimolanti e riflessioni che li...
Osservazioni: Evento organizzato in collaborazione con Coscienza Svizzera
Excerpt: La vocazione multilaterale della Svizzera risale alla creazione della Croce Rossa Internazionale nel 1863, un'organizzazione che ha avuto un impatto significativo nella protezione delle vittime di guerra e nella promozione del diritto internazionale umanitario. Successivamente, Ginevra diviene la sede della Società delle Nazioni nel 1920, confermando il ruolo del paese come centro nevralgico della diplomazia globale. La neutralità, la stabilità politica e la lunga tradizione diplomatica hanno reso la Confederazione un attore chiave nella promozione della cooperazione globale. La crescente polarizzazione geopolitica e il ritorno a dinamiche protezionistiche minacciano però l'efficacia delle istituzioni multilaterali. Come può la Svizzera affrontare queste sfide? Quale ruolo può avere la neutralità in questo mutevole contesto internazionale? Ne discutono gli storici Sacha Zala, direttore del centro di ricerca Documenti diplomatici svizzeri, e Maurizio Binaghi, autore del recente “La Svizzera è un paese neutrale (e felice)”.
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ABSTRACT
La vocazione multilaterale della Svizzera risale alla creazione della Croce Rossa Internazionale nel 1863, un'organizzazione che ha avuto un impatto significativo nella protezione delle vittime di guerra e nella promozione del diritto internazionale umanitario. Successivamente, Ginevra diviene la sede della Società delle Nazioni nel 1920, confermando il ruolo del paese come centro nevralgico della diplomazia globale. La neutralità, la stabilità politica e la lunga tradizione diplomatica hanno reso la Confederazione un attore chiave nella promozione della cooperazione globale.
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Excerpt: Giacomo Casanova, del quale il 2 aprile si celebrano i 300 anni dalla nascita, faceva parte, seppur discostandosene un po', di quella specie di compagnia di giro dell'Europa settecentesca costituita dagli avventurieri. Erano dei marginali che si spostavano da una corte all'altra e fingevano di essere quello che non erano (Casanova si faceva chiamare cavaliere di Seingalt, pur non essendo nobile), vivevano di espedienti, truffavano, baravano, spesso finivano in carcere. Ne conosciamo una cinquantina, alcuni soltanto perché li nomina Casanova, ma sicuramente erano molti di più. Due di questi avventurieri, i fratelli Zannovich, originari di Budva, oggi in Montenegro, al tempo appartenente allo stato da Mar della Serenissima, erano persino riusciti a far scoppiare una guerra tra l’Olanda e Venezia.
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ABSTRACT
Giacomo Casanova, del quale il 2 aprile si celebrano i 300 anni dalla nascita, faceva parte, seppur discostandosene un po', di quella specie di compagnia di giro dell'Europa settecentesca costituita dagli avventurieri. Erano dei marginali che si spostavano da una corte all'altra e fingevano di essere quello che non erano (Casanova si faceva chiamare cavaliere di Seingalt, pur non essendo nobile), vivevano di espedienti, truffavano, baravano, spesso finivano in carcere. Ne conosciamo una cinquantina, alcuni soltanto perché li nomina Casanova, ma sicuramente erano molti di più....
Excerpt: Con il Trattato di Tordesillas del 1494 una "riga" divide il mondo tra parte portoghese e parte spagnola, definendo un "Occidente nostro" che gradualmente va a contrapporsi a un "Oriente" variamente esotico. Non si tratterà più di sola questione geopolitica, bensì di sfere culturali e identitarie, di spazi mentali che l'"Occidente" va a costruire nel tempo. Fino a una generale rimessa in discussione alla quale assistiamo negli ultimi decenni. La "riga" è diventata sia più permeabile, indefinita e mutevole sia più divisiva e invalicabile, una linea più sbiadita e più rossa nel contempo.
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ABSTRACT
Con il Trattato di Tordesillas del 1494 una "riga" divide il mondo tra parte portoghese e parte spagnola, definendo un "Occidente nostro" che gradualmente va a contrapporsi a un "Oriente" variamente esotico. Non si tratterà più di sola questione geopolitica, bensì di sfere culturali e identitarie, di spazi mentali che l'"Occidente" va a costruire nel tempo. Fino a una generale rimessa in discussione alla quale assistiamo negli ultimi decenni. La "riga" è diventata sia più permeabile, indefinita e mutevole sia più divisiva e invalicabile, una linea più sbiadita e più rossa nel...
Osservazioni: Evento organizzato in collaborazione con la Biblioteca Cantonale di Lugano
Modera / Dialoga con:: Con Stefano Vassere
Excerpt: Fino alla metà del secolo scorso, il territorio svizzero era composto da piccole cittadine e villaggi separati, poco toccati dalla
modernizzazione. Oggi, spazi filamentosi annullano le separazioni e trasformano i fondovalli. Come si è arrivati a questo?
Quali logiche guidano questa evoluzione? In Ticino, dagli anni Settanta, strumenti di pianificazione hanno influenzato il
territorio. Ha ancora senso distinguere città e campagna in un continuum urbano dove produzione, servizi, agricoltura e
tempo libero si intrecciano?
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ABSTRACT
Fino alla metà del secolo scorso, il territorio svizzero era composto da piccole cittadine e villaggi separati, poco toccati dalla modernizzazione. Oggi, spazi filamentosi annullano le separazioni e trasformano i fondovalli. Come si è arrivati a questo? Quali logiche guidano questa evoluzione? In Ticino, dagli anni Settanta, strumenti di pianificazione hanno influenzato il territorio. Ha ancora senso distinguere città e campagna in un continuum urbano dove produzione, servizi, agricoltura e tempo libero si intrecciano?
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